L' Execuzione di Zeinab Sekavand!
Zeinab Sekanvand è un’altra
giovane donna iraniana, della regione del Kurdistan, condannata a morte dal Regime
Islamico dell'Iran. È accusata di aver ucciso il marito. Quando è stata
arrestata aveva solo 17 anni ed è stata trattenuta presso la stazione di
polizia e torturata da agenti di polizia di sesso maschile per settimane allo
scopo di farLe confessare l'omicidio.
A Zeinab è stato negato l'accesso ad un avvocato sino ad
un minuto prima del suo ingiusto processo. In tribunale ha rifiutato di
dichiararsi colpevole, ma ha fatto la dichiarazione scioccante che il fratello
del marito, che l’aveva violentata molte volte, era l’assassino.
La corte ha ignorato che Zeinab è stata abusata per
mesi dal marito e che aveva rifiutato la sua richiesta di divorzio.
La corte ha ignorato che Lei è stata ripetutamente
violentata da suo cognato.
La corte ha ignorato che è stata costretta a
confessare dopo mesi di torture e la promessa di suo cognato che l'avrebbe
perdonata (secondo la legge islamica “QESAS” una condannata morte può ritornare
libera se un membro maschio della famiglia della persona uccisa gli concede il
suo perdono).
La corte ha ignorato che Zeinab aveva fatto la sua confessione
quando non aveva accesso ad un avvocato.
Ma ciò su cui la corte si è basata per emettere la sua
condanna è stata la confessione iniziale che Zeinab ha fatto sotto costrizione,
torture fisiche e l'inganno.
Zeinab in tali circostanze altamente discriminanti è
stata condannata a morte per impiccagione.
Zeinab è stata vittima di una società patriarcale, è diventata
una sposa quando era ancora un adolescente, è stata violentata da suo marito e
da suo cognato, abusata e torturata da parte degli agenti di polizia e dei
pubblici ministeri, e ciò non è stato ancora sufficiente per un regime
religioso anti-donna che vuole umiliarla anche con la morte, perché Lei è una
donna ed è colpevole in ogni caso.
Questo brutale regime anti-donna ha preso la vita di
centinaia di donne che sono state vittime della presunta supremazia del sesso
maschile, stuprate, vittime di violenza domestica e di altri tipi di violenza.
Reyhaneh Jabbari, una ragazza iraniana di soli 19 anni
è stata giustiziata nel 2014 per aver accoltellato l'uomo che ha tentato di
violentarla.
Ci sono stati molti casi simili di esecuzione, come il
caso di Delar Darabi ... ma tutto ciò non può andare avanti!! Molte altre
donne, come Razieh Ebrahimi che è accusata di aver ucciso il marito dopo anni
di abusi fisici e verbali, sono nel braccio della morte.
È abbastanza!! Non possiamo permettere ad un regime
religioso, marcio, di prendere la vita di tante nostre giovani donne che hanno
sofferto così tanto e sono intrappolate nel ciclo di abusi domestici e dal
sistema di una società dove il patriarcato è dominante ed è fortemente protetto
dalla tradizione reazionaria, dalla religione e, soprattutto, da una macchina di
soppressione chiamata Regime Islamico dell'Iran. Queste donne hanno una vita
davanti a loro e meritano di essere libere dalla violenza e dagli abusi.
Il regime islamico ha forgiato la sua identità
ideologica, imponendo leggi e norme in materia di donne finalizzate a tenerle
subordinate agli uomini, come esseri inferiori limitati dal loro stesso genere
(essere donna!!!). La repressione più crudele è sempre stata riservata per le
donne, in particolare per coloro che sfidano leggi reazionarie ed i sistemi nel
loro complesso. Lo stato teocratico considera qualsiasi azione condotta da una
donna non sotto il controllo dei suoi padroni una minaccia per l'intero ordine
sociale, una minaccia per l'ideologia patriarcale e religiosa che le lega
insieme.
Il regime islamico è ben consapevole del fatto che un
numero crescente di donne sta perdendo la sua pazienza e non può tollerare tali
soffocanti rapporti anti-donna in cui le donne non sono trattate come un essere
umano. Essi sono consapevoli del fatto che un numero crescente di donne si
stanno ribellando contro le tradizioni reazionarie e le leggi e la religione
che le promuovono e le supportano.
Le giovani donne vogliono sposare coloro che amano,
anche se poi sono costrette a scappare di casa.
Se non sono protette contro gli stupratori, si
difenderanno loro stesse.
Se non sono difese contro i mariti violenti, loro combatteranno
da sole.
Il rapporto tra il regime islamico ed il popolo,
durante gli ultimi 37 anni è stato definito solo attraverso la soppressione, il
carcere, la tortura, le aggressioni, gli stupri e le esecuzioni.
L’opprimente regime anti-donne della Repubblica
Islamica dalla sua fondazione nel 1979 ha incarcerato decine di migliaia di
prigionieri politici e dal 2014 ha giustiziato più di 2000 prigionieri, tra cui
prigionieri politici, ancora una volta conservando la posizione di numero uno a
livello mondiale per esecuzioni di condanne a morte!
Con l’avvento della presidenza di Rohani e gli sforzi
del Regime Iraniano per convincere gli Stati Uniti ed i governi imperialisti
europei che possono essere considerati come uno stato "legittimo" e
potente per aiutarli ad uscire dalla crisi economica e per la gestione delle
crisi in Medio Oriente, il regime ha intensificato gli arresti e le esecuzioni
dei suoi avversari. A loro volta le potenze imperialiste, hanno chiuso un
occhio sulle esecuzioni, sul rafforzamento della posizione di subordinazione delle
donne, sull'imprigionamento e la repressione di oppositori ed operai da parte
dello Stato Islamico, come hanno fatto nel corso degli ultimi 37 anni, da
quando il regime islamico è arrivato al potere.
L'ORGANIZZAZIONE 8 MARZO DELLE DONNE (Iran-Afghanistan)
sta chiamando a tutti i progressisti e gli amanti della libertà ad agire
immediatamente per impedire l'esecuzione di Zeinab Sekanvand e per la vita di
centinaia di altre donne che si trovano in pericolo, specialmente per quelle
donne già condannate a morte.
Dovremmo essere in grado di fermare le uccisioni di ognuna
di loro organizzando le nostre proteste.
Si prega di inviare la tua protesta contro questa
esecuzione e il vostro sostegno per Zeinab al nostro indirizzo e-mail:
http://www.ipetitions.com/petition/stop-the-execution-of-zeinab-sekanvand
L'ORGANIZZAZIONE 8
MARZO DELLE DONNE (Iran-Afghanistan)
October 2016